Giorgio Faletti – Io uccido

Un DJ di radio Monte Carlo riceve, durante la sua trasmissione notturna, una telefonata delirante. Uno sconosciuto rivela di essere un assassino. Il caso viene archiviato come uno scherzo di pessimo gusto. Il giorno dopo un pilota di Formula Uno e la sua compagna vengono trovati orrendamente mutilati. Da questo momento ha inizio una serie di delitti, preceduti ogni volta da una telefonata con un indizio sulla prossima vittima e sottolineati da una scritta tracciata con il sangue: «io uccido». Non c’è mai stato un serial killer nel Principato di Monaco. Adesso c’è. Il romanzo d’esordio nel thriller del comico italiano

Da tempo avevo messo sotto la lente d’ingrandimento su questa lettura. Un Giorgio Faletti in versione scrittore era un qualcosa che mi mancava. Io uccido è un romanzo da affrontare con l’attenzione giusta, disattenzioni o il trascurare piccoli particolari potrebbero, parere di chi scrive, vanificare l’indagine in corso. Infatti, l’autore sembra voler coinvolgere il lettore stesso all’interno della storia. Non sono pochi i momenti di smarrimento, rabbia e frustrazione che, puntualmente, vengono fuori pagina dopo pagina. Un ottimo intreccio, fatto di episodi capaci di rendere omogenea una lettura che risulta piacevole e scorrevole. Ho riscontrato non pochi avvenimenti, descrizioni ed episodi forse un po’ troppo “invadenti” (prendete questa parola con le pinze naturalmente), mi spiego meglio: in alcune parti, sparsi qua e là, sembrano scorrere momenti e narrazioni, passate e presenti, troppo rimarcate. Sono descrizioni e momenti che, almeno a me ha dato questa impressione, risultano dei riempitivi o poco più. Sono tornato più volte sulle parti “sotto accusa” e non ho riscontrato un vero impatto con tutto quello che accade sia al caso che alle vicende personali dei protagonisti. Questi ultimi, gli uomini e le donne descritti da Faletti, sono personaggi praticamente perfetti. Ognuno è al suo posto, sembra quasi una coccola fatta dallo scrittore italiano nei confronti di noi lettori. Che altro dire, una scrittura pulita nonostante l’intrigo del caso; personaggi familiari e studiati fino al minimo dettaglio; poche note un po fuori dal coro, ma assolutamente non stonate, che non allontanano assolutamente il lettore dall’obiettivo ultimo del romanzo. Insomma, Io uccido di Giorgio Faletti si è rivelata una lettura entusiasmante sotto tutti i punti di vista.

Punteggio:

Armando

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