Fitness e palestre: Parola ai frequentatori

Non è tutto rosa e fiori. Nel corso di oltre 15 anni di frequentazione ininterrotta di queste strutture sportive, non posso non arrivare a fare considerazioni in merito ai cambiamenti, soprattutto nell’ultimo decennio. In prevalenza mi sono sempre allenato all’interno delle strutture denominate come A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) apprezzando il ruolo e il contatto umano che si riesce a instaurare con tutto lo staff. Ben diverso è l’approccio commerciale, dove ho avuto modo di allenarmi davvero poco e solo durante i miei spostamenti. In quest’ultima si nota una certa freddezza, data anche da quella automatizzazione che da un lato permettere autonomia H24 all’atleta ma rende i rapporti sociali praticamente nulli, con l’estinzione, come scritto all’interno degli articoli che hanno preceduto questo, dell’istruttore di sala attrezzi. Qualcosa in negativo, purtroppo, sta succedendo all’interno di quelle associazioni sportive divenute, a conti fatti, un vero e proprio business agevolato dalla detassazione. Al suo interno l’istruttore di sala è ancora presente ma, come già affermato, non sembra voler svolgere il ruolo a esso assegnato. Dalla mia ho la fortuna di non dover chiedere a nessuno programmi o grossi aiuti. Ho frequentato più di un corso di formazione per quanto riguarda il body building e non solo, riesco quindi a strutturare il mio piano di allenamento senza alcun problema. Mi rattrista vedere persone che, non avendo alcuna formazione in merito, sono costrette a farsi seguire da chi all’interno della struttura dovrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, svolgere una mansione ben diversa da quella del personal trainer. Anche nelle A.S.D. si sta creando quell’ambiente freddo e tanto distante dal calore proprio che queste belle realtà avrebbero dovuto mantenere, secondo me, vita natural durante. È questo il vero cambiamento epocale, quello che costringerà a rinunciare a questa attività sportiva tutti coloro che una spesa troppo salta, tra mensile, schede e personal, non possono proprio permettersela. Alla luce di ciò si staglia davanti a noi un bivio: molti la struttura sportiva non la frequenteranno più, avvalendosi di qualche attrezzo, e qualche applicazione, in modo da svolgere la propria routine di allenamento in casa. Altri preferiranno spulciare sul web alla ricerca di un piano allenante gratuito in modo da risparmiare quella spesa divenuta insostenibile. In entrambi i casi, scemerà la passione per il fitness, divenuto nient’altro che business in ogni dove.

Armando

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