Ettore Majorana: l’equazione della discordia

Da questo momento in poi altro non si può fare che entrare nel mondo delle ipotesi, unico mezzo a nostra disposizione per cercare di colmare le tante, troppe, lacune che i fatti che seguono il miglior periodo della vita del Majorana (ne ho parlato qui) hanno lasciato ancora oggi. Non potendo intavolare un discorso dettagliato, per quanto riguarda calcoli, pensiero e scoperta di nuove possibilità, ho ritenuto giusto sintetizzare il tutto con quella formula che potrebbe essere stata la causa scatenante delle decisioni finali del fisico siciliano. Potrebbe essere stata una consapevolezza di cui nessuno, compreso molti suoi illustri colleghi, riusciva a rendersi conto. È probabile che Majorana sia riuscito a mettere a fuoco, prima di chiunque altro, la strada che la fisica, trascinando con sé il mondo intero, stava imboccando, senza possibilità di porre rimedio a un meccanismo ormai innescato in maniera irreversibile. Proviamo a metterci nei panni di un uomo come lui che vedeva, adesso, nella fisica e nello sviluppo tangibile di quei calcoli teorici, un mezzo in grado di dare un mondo migliore all’essere umano. Cerchiamo di provare le emozioni, non di certo positive, arrivate nel momento in cui quei numeri, quei calcoli che tanto venera, iniziano a raccontare una storia tremenda, apocalittica, capace di spazzare via secoli di sviluppo intellettivo e miliardi di anni di evoluzione, non solo del nostro pianeta ma dell’universo intero. Scritto così sembra la trama di un film hollywoodiano, mi rendo conto di ciò, siamo abituati a vedere disastri e apocalissi ovunque in questo XXI secolo. Ma…per un uomo degli anni 30’ del XX secolo, dove il cinema era perlopiù muto, e dove si viveva un quotidiano ben diverso da quello odierno, credo proprio sia stato un impatto emotivamente devastante, un po’ come l’asteroide che colpì la terra ponendo fine al dominio dei dinosauri. E=mc2. Il discorso pensato, vissuto e discusso nei laboratori e salotti scientifici era sicuramente molto più complesso, rispetto a questi 5 simboli, che all’epoca altro non erano che pura teoria.

Davvero l’essere umano è arrivato a creare una equazione capace di sterminare il prossimo in maniera così devastante?

Potrebbe essere stata un’affermazione di questo tipo a innescare in Ettore Majorana la volontà di sparire definitivamente? Non possiamo dare una risposta concreata, definitiva, a una domanda che rimane insoluta da più di 80 anni. Di certo possiamo affermare una cosa: i fatti che si sono susseguiti dopo la messa a fuoco di una situazione simile, sono stati costruiti in maniera perfetta, quasi maniacale, un po’ come era costume del Majorana quando l’oggetto di suo interesse era più importante di qualunque altra cosa.

Armando

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