Ettore Majorana: ipotesi sulla scomparsa. Il nuovo mondo

La settimana scorsa ho illustrato le motivazioni che escludono, a mio modo di vedere, il possibile suicidio del fisico siciliano. Ci si ritrova davanti, a questo punto, il quesito principale ancora irrisolto:

Dove è finito Ettore Majorana?

Se la possibilità di farla finita sembra aver attraversato i pensieri del Majorana, alla luce di quanto scritto sul suo possibile ripensamento (chi non lo avesse letto, qui trovate l’articolo dove ne parlo), sono tante le strade da battere. Un individuo come lui non passa di certo inosservato. Certamente non famoso nel mondo ristretto di quello che possiamo etichettare come il Jet set mondano. Lo era sicuramente nei salotti scientifici, dove matematici, fisici e ingegneri discutevano di studi e ricerche. Ebbene, il piano B di Ettore Majorana potrebbe essere quello che, in un primo momento, lo porta a isolarsi, per poter studiare, riflettere e cercare una soluzione a quella formula che tanto lo ha spaventato. Il secondo passo da fare era trovare qualcuno che lo ascoltasse, che fosse pronto a investire sulle sue ricerche. Possiamo escludere, con una buona dose di sicurezza, come sua destinazione Italia o Germania, dove Hitler e Mussolini si stavano preparando a quella da loro considerata guerra lampo, che da lì a breve avrebbe messo a ferro e fuoco tutta l’Europa. Ecco che prende forma la possibilità di un allontanamento definitivo dal continente. Nelle ipotesi che vedono il fisico lasciare l’Europa, è sempre stato dato per buono un suo approdo in sud America. Venezuela, Argentina, Brasile o qualunque altra nazione sita in quel lato del mondo poco importa, a mio modo di vedere è un errore…di pochi chilometri. Alla luce di ciò, facciamoci una ulteriore domanda:

Quale nazione ha fatto un vero e proprio salto di qualità nell’immediato dopoguerra?

La risposta la conosciamo tutti: gli Stati Uniti d’America. È in questa nazione, culla dello sviluppo tecnologico, che dalla fine del conflitto bellico dà innovazione a tutto il mondo. Dai piccoli oggetti quotidiani sino allo sbarco sulla luna, l’America la si può considerare il luogo delle opportunità. Quindi l’ipotesi sembra essere legittimata dai fatti. Avendo captato questo possibile scenario, con anni di anticipo, così come aveva fatto per l’equazione incriminata, lo spostamento di Ettore Majorana negli States non è poi così campata in aria. Da piroscafo a transatlantico non è poi un passo così assurdo. Chissà, magari l’idea d’imbarcarsi per il nuovo mondo è nata proprio nel tragitto che lo riportava a Napoli, dopo aver rigettato la possibilità di farla finita. Possiamo immaginare il suo sbarco in America, sotto falso nome naturalmente, a cui sono seguiti periodi di difficoltà. La ricerca di un contatto che avrebbe potuto condurlo laddove uno scienziato con le sue potenzialità altro non poteva fare che aiutare, sviluppare e traghettare l’umanità nel futuro, mentre cercava una soluzione per quella dannata formula. Chissà se aveva immaginato che E=mc2 lo avrebbe seguito fino alla sua destinazione. Chissà se immagina che tale formula apocalittica si sarebbe concretizzata proprio dal luogo da lui scelto come rifugio. Chissà se immaginava, magari, di ritrovarsi nella stessa stanza collegata con quell’aereo che sorvolava il Giappone, nel 1945, pronto a sganciare, per ben 2 volte a distanza di pochi giorni, l’inferno sulla terra. Chissà come avrà reagito. Tante domande, ipotesi e congetture. Ho provato, come ho fatto su quello scoglio a picco sul golfo di Palermo, a immaginarmi il Majorana disperato, una volta appreso che la formula da cui era scappato, nel tentativo di trovare antidoto a essa, lo aveva beffato. Sembra quasi la trama di un film, e magari altro non è tutto quello da me immaginato. Se ci pensiamo bene, se proprio il Majorana avrebbe voluto sparire per continuare il suo lavoro, gli Stati Uniti d’America sembrano l’unica meta valida. Continuando a rimanere nel limbo delle ipotesi, se tutto è andato davvero così, che decisione ha preso il nostro povero Ettore alla luce di quanto accaduto? Con la minaccia, e era più di un’ipotesi a quel tempo, che il nucleare avrebbe esploso nuovi devastanti colpi sull’umanità. Da adesso in avanti diventa molto più difficile ricostruire possibili scenari che vendono il fisico catanese protagonista. Non di certo impossibile.

Armando

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.