Un meteorite, sepolto sotto i ghiacci del circolo polare artico, è stato localizzato dalla Nasa e sembra contenga fossili di insetti che proverebbero una volta per tutte l’esistenza di vite extraterrestri. Prima di divulgare la notizia, il presidente degli Stati Uniti vuole essere sicuro dell’autenticità della scoperta, anche per non compromettere la sua futura (ma già incerta) rielezione. La giovane Rachel Sexton e il professor Michael Tolland sono inviati sul posto insieme ad altri studiosi ma presto si rendono conto che si tratta di una truffa colossale, orchestrata ad arte. Ma da chi? E chi ha assoldato la banda di killer che li ha presi di mira, costringendoli a scappare e a rifugiarsi tra i banchi galleggianti di ghiaccio?
Considerato uno dei romanzi minori del famoso scrittore americano, La verità del ghiaccio risulta una ennesima piacevole avventura. Sin dalle prime battute il lettore è catapultato all’interno del contesto che Dan Brown propone. Come da sempre ci ha abituato, anche per questo testo vale una frase che il lettore mormora fra sé e sé: questo lo finisco in due giorni! Ed è proprio così che va. Ci si immedesima così tanto nella storia che non si può non proseguire la lettura in maniera serrata. Un continuo di colpi di scena; azione; suspense, con il mistero a condire il tutto. C’è dietro La verità del ghiaccio un lavoro di ricerca immenso e scrupoloso, cosa che trapela nelle precise descrizioni scientifiche di cui il romanzo stesso è disseminato. È una caratteristica ormai classica nei lavori di Dan Brown, cosa che, purtroppo, costringe l’autore a pubblicare i suoi lavori a distanza di anni l’uno dall’altro. C’è tanta qualità in quello che si legge. Vi si trovano anche molte riflessioni, personali dello scrittore, per quanto riguarda la politica americana, cosa che avrà fatto storcere il naso a tutti i soggetti impegnati in questo ambito. Insomma, La verità del ghiaccio è un romanzo che ha tutto quello che serve per poter passare un piacevole pomeriggio in compagnia di un testo intrigante, capace di proiettare il lettore in un mondo ben diverso dal suo quotidiano.
PUNTEGGIO:
Armando