“Conseguenze” degli allenamenti: l’inizio

Le “conseguenze” degli allenamenti fanno parte di quelle variabili che nessuno, o comunque pochi, riescono a vedere e valutare. Come spesso accade per tutte le cose nuove, che siano attività sportive, scelte di vita o altro, il primo passo viene avvertito con paura. Che sia il timore di non farcela; quello di fallire; fatica e sudore buttati inutilmente poco importa, questa sensazione arriva accompagnandoci in questo inizio di percorso. Ne parliamo sempre troppo poco, sembra quasi un qualcosa di cui vergognarsi, da cui nascondersi agli occhi di chiunque. È un approccio, a mio modo di vedere, sbagliato. Il coraggio nel cambiare quelle carte in tavola che non ci piacciono più deriva proprio da questa condizione di timore, il nuovo ha sempre questi effetti all’inizio. Così accade anche per il percorso di allenamento. Io ne sono un esempio tangibile, capace di rappresentare al meglio questo aspetto di cui vi sto parlando oggi. Se potessi fare un salto indietro nel tempo, diciamo di 20 anni, nessuno, me compreso, avrebbe mai speso un euro (o meglio una lira) sulla possibilità che io diventassi quello che sono oggi. In grosso sovrappeso e timido all’ennesima potenza, non avrei mai fatto le scelte e intrapreso la strada che oggi mi porta a scrivere questo articolo se non avessi svoltato definitivamente verso quella rotta seminata di dubbi e paure. Senza la costanza negli allenamenti, che mi portano in sala attrezzi dal gennaio 2005, e quella voglia di ricercare, studiare e conoscere nuove tecniche di allenamento, sistemando nel contempo una buona alimentazione, non avrei avuto il coraggio di fare quello che ho fatto fino adesso, non è stato semplice questo percorso. È servita tanta pazienza e perseveranza, soprattutto contro quei pareri negativi, scherno e accuse senza senso solo perché avevo scelto una strada diversa dalla massa, fatta di cibo spazzatura, alcol, fumo e che dir si voglia. Si cambia da soli, ne sono sempre più convinto di questo. Per quanto una figura al fianco può essere importate, per spronare e invogliare, il tutto parte dalla nostra testa. Fatevi qualche domanda, tipo:

Chi sono? Cosa voglio dalla vita? Cosa voglio diventare?

Partite da qui per ridisegnare la vostra vita, correggere gli errori e procedere sulla via giusta che vi porta, ne sono sicuro di questo, verso il traguardo prefissato. Perseverate, abbiate costanza e non vi abbattete, la svolta sta solo aspettando voi. Questo è quello che so sulle prime conseguenze causate da quel cambiamento tanto temuto. Così facendo avete dato il via a tutto, pronti a diventare quella versione solo dormiente, già presente in tutti noi.

Armando

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