Buona alimentazione e covid19

Far viaggiare sulla retta via un regime alimentare sano nonostante tutte le restrizioni causate dal covid19, che ci hanno costretto a casa per gran parte di questo inverno, è stato, probabilmente, il compito più difficile da portare a termine. Ognuno di noi ha vissuto quanto accaduto in maniera diversa, l’articolo di oggi altro non è che una sorta di diario di viaggio personale, riportante la mia esperienza vissuta in quest’ultimo periodo. A differenza del primo stop forzato, tra marzo e giugno 2020, a questo secondo periodo di chiusure non sono arrivato impreparato. La frenesia del primo stop mi ha costretto a cercare soluzioni per allenarmi, a casa, solo all’ultimo momento, facendomi commettere degli errori sotto il punto di vista alimentare che, per fortuna, non hanno causato grandi problemi in quanto l’allenamento è stato costante, sebbene molto diverso da quello condotto in sala attrezzi. Speravo non si concretizzasse quella definita seconda ondata, cosa che ha causato, come sappiamo, la chiusura delle palestre già dal venticinque ottobre 2020. L’allenamento ve l’ho snocciolato nelle settimane passata, oggi vi spiego come ho sistemato la mia routine settimanale a tavola. Con in mano la mia alimentazione personalizzata, strutturata dal mio nutrizionista, ho cercato di capire come poterla sfruttare al meglio, andando a effettuare i tagli necessari. Ho optato per un taglio netto dei carboidrati nei giorni off, o dove era l’allenamento cardiovascolare il protagonista di quella giornata, dove la pasta, il riso, e, in caso di colazione salata, il pane sono stati rimpiazzati dalla frutta, un’ottima alleata in questo caso. Nei giorni on, ovvero i tre dove mi sono allenato con i pesi, cercando di entrare nella fase anaerobica dell’allenamento, le fonti di carboidrati tornavano a ricoprire la parte dei protagonisti del regime alimentare. Questo sbalzo costante, una sorta di fase onda che si viene a creare settimana dopo settimana, mi ha permesso di mantenere un ottimo stato di forma, migliore rispetto a quello del lockdown precedente. Devo ammettere di essere stato molto più rigido del solito nella gestione della routine riguardante l’alimentazione. Solitamente, la domenica è un giorno che lascio libero da restrizioni, naturalmente senza esagerare ma comunque con una attenzione molto minore rispetto ai sei giorni precedenti. In questo caso, vista la vita non più attiva come prima, che vedeva si quattro allenamenti settimanali ma, ed è questo il punto cruciale su cui ho rimuginato di più, il resto della giornata si passava o alla scrivania a scrivere o sul divano a leggere. Alla luce di ciò, ho optato per una restrizione anche per quanto riguarda il famoso Cheat day, cosa necessaria vista la vita sedentaria a cui sono andato incontro. Tutto sommato è stata una scelta vincente, nonostante, ed è bene dirlo questo, le restrizioni portate avanti sette giorni su sette non sono assolutamente facili da gestire sul lungo periodo. Vista la situazione, e pensando non tanto al lato estetico ma a quello molto più importante, che tutti noi molte volte dimentichiamo, riguardante la salute e il benessere generale del corpo, i sacrifici fatti hanno portato i loro frutti.      

Armando

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