Bram Stoker – Dracula

Estratto:
Mi stava vicino, lo vedevo da sopra la spalla, ma nello specchio non si rifletteva! In Transilvania per concludere la vendita di una casa londinese al Conte Dracula, discendente di un’antichissima casata locale, il giovane agente immobiliare Jonathan Harker scopre che il suo cliente è una creatura di mistero e orrore…

“Dracula, archetipo delle infinite storie di vampiri narrate dalla letteratura e dal cinema, mette in scena l’eterna lotta tra il Bene e il Male, ma anche tra la ragione e l’istinto, tra le pulsioni più inconfessabili e il perbenismo non solo vittoriano. Una storia scaturita dall’inconscio ed entrata in tutti i nostri incubi”

Si è detto e scritto di tutto su questo romanzo che non solo ha consacrato il vampiro come mostro nell’immaginario collettivo. Cosa ancora più importante, Dracula è quel testo che chiude simbolicamente quello che possiamo definire l’era del romanzo gotico classico. La struttura usata da Stoker è una vera e propria rivoluzione per il XIX secolo. Terrorizzare i lettori facendo raccontare sotto forma di lettere e diari le gesta del mostro da quei pochi sfortunati che hanno avuto la sfortuna d’incrociare la sua strada. Si sono date moltissime chiavi di lettura riguardanti questo romanzo, etichettato a volte anche come romanzo horror sentimentale. In parte questa considerazione è vera ma credo che ci sia bisogno di fare distinzione tra i sentimenti provati da Jonathan Harcker e lo stesso Dracula nei confronti di Mina. Mentre il primo è legato sentimentalmente alla bella fanciulla così non è per il mostro. Quest’ultimo vede una somiglianza tra Mina e la moglie defunta secoli prima dell’incontro con la bella e sfortunata ragazza. Dal quadro descritto, almeno secondo il mio parere, Dracula non prova sentimenti in senso stretto verso la ragazza, moglie di Jonathan. Dracula sembra provare un sentimento ben diverso da questo, una sorta di possessività scatenato proprio dalla somiglianza incredibile tra le due donne. Non è possibile attribuire a Dracula un reale sentimento d’amore verso Mina in quanto questo non parla mai in prima persona ma viene descritto, come detto, da terzi. Dalle lettere e dai diari credo venga fuori questo sentimento di possessività piuttosto che quello sentimentale. Una donna oggetto di desideri sì la povera Mina ma non riguardanti un’infatuazione amorosa da parte del mostro. La storia che ne scaturisce è uno scontro tra il voler possedere un qualcosa ritenuto un “diritto di proprietà” e quello di salvare la donna amata. Quest’ultimo Aspetto fa del giovane avvocato e del vampiro della Transilvania avversari in un contesto grottesco tanto quanto affascinante.

Punteggio:

Armando

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