Barbara Taylor Sissel – Una fredda mattina d’inverno

In una fredda mattina di ottobre, Lauren Wilder arriva a un pelo dall’investire Bo Laughlin, che camminava lungo il bordo della strada. Bo, un giovane molto conosciuto nella piccola città di Hardys Walk, sembra non aver riportato danni, anche se il sesto senso di Lauren le suggerisce il contrario. La verità è che non si è più ripresa veramente dall’incidente che ha avuto due anni prima e non è in grado di fare affidamento sulle sue capacità mentali. Succede, però, che Bo scompare e la polizia cerca di appurare se la sparizione possa essere ricollegata a lei. Lauren è terrorizzata, non tanto da quello che ricorda, ma soprattutto da ciò che non riesce a mettere a fuoco. Proprio perché non sa ricostruire cosa sia successo davvero, Lauren inizia la sua indagine personale per trovare la soluzione del mistero della scomparsa di Bo. Ma la verità può rivelarsi scioccante più di qualunque menzogna, e purtroppo non sarà lei la sola ad affrontare poi le conseguenze…

È un romanzo questo di Barbara Taylor Sissel che spiattella senza sé e senza ma tutti quei problemi che le famiglie spesso cercano di negare persino a sé stesse. Poco importa il tema dei problemi in questo caso, tutte, esclusa nessuna, vive nel suo microsistema interno un’esistenza diversa da quella che cerca di mostrare fuori da essa. Certo in Una fredda mattina d’inverno non è questo il solo punto toccato dalla scrittrice. Nonostante i personaggi forse fin troppo approssimativi e distaccati possano risultare un “errore” da parte di chi legge, credo che tutto questo sia decisamente voluto per dare risalto al vero protagonista del romanzo. Un individuo diverso, introverso e decisamente sfuggente rispetto ai coprotagonisti che vivono con lui in queste stesse pagine. Probabilmente, a volte, le storie personali di questi ultimi distraggono il lettore con il loro intervento ma, credetemi, fa tutto parte dello spettacolo. Certo, a mio modo di vedere, questo non è un romanzo capace di coinvolgere il lettore come dovrebbe. Si segue la storia scritta bene e che scorre senza sosta nonostante qualche tentennamento. Di certo non è un libro che rimarrà per sempre nella memoria del lettore stesso. A far riflettere, probabilmente, sarà il tema che qui viene fuori, quello riguardante il nucleo familiare. Cosa sappiamo davvero di lui? Cosa ci spinge a prenderci questa responsabilità, quella di crearne uno? Certo, Barbara Taylor Sissel non risponde in maniera chiara a queste domande ma cerca di tracciare comunque una strada che il lettore e libero di seguire o di contestare.

Punteggio:

Armando

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