Anne Rice – La Mummia

Dopo aver bevuto un elisir di lunga vita, il grande Ramses è diventato Ramses il dannato, costretto a errare per il mondo in preda ad appetiti insaziabili, eternamente sospeso fra il passato e il presente. Il faraone si ritrova così nella Londra dell’Ottocento e assume i panni del dottor Ramsey, esperto di egittologia, diventando amante di una donna ricchissima. Ma il cuore e il corpo lo riportano al suo vero grande amore, alla leggendaria Cleopatra. Ossessionato dal suo ricordo e spinto da un desiderio immutato attraverso i secoli, Ramses è disposto a fare qualsiasi cosa per riaverla, anche a spingersi al di là dell’orrore…

Quando sei un’autrice che risponde al nome di Anne Rice rischi seriamente un’etichetta. Come ben sappiamo, la scrittrice statunitense ha riscritto la storia del vampiro del XX secolo venendo ricordata, a torto, solo per quel capolavoro che tanto pregio gli ha conferito, Intervista col vampiro, tralasciando tutto il resto. La Mummia non è quel classico romanzo dove uomini morti e bendati vanno in giro allegramente a uccidere e terrorizzare coloro che hanno la sfortuna di venire a contatto con loro, no. È un lavoro così profondo e ben strutturato da non assomigliare a niente scritto sul tema fino a ora. Da notare uno sprint iniziale in quella che possiamo considerare la prima parte simbolica del racconto. Il tutto, purtroppo, va un po’ scemando nel proseguo della vicenda. Il tutto lascia il lettore in bilico e probabilmente, almeno per quanto mi riguarda, con una domanda:

Il romanzo era forse su commissione?

Perché è questa la sensazione che ho avuto io. Una tranquillità nella stesura di questa prima parte viene spazzata via da un tornato nella seconda. Se così fosse non darei la colpa alla Rice, autrice che amo alla follia, ma a quella editoria che ha costretto la stessa a velocizzare i tempi di stesura riportando come risultato un romanzo mutilato. Ci saremmo ritrovati davanti l’ennesimo capolavoro piuttosto che un romanzo a metà tra il sublime e la perplessità. Visto questo mio pensiero, non mi sento di dare un punteggio medio a questo romanzo. L’impronta della scrittrice che conosco e tangibile e chiara in quella prima parte divorata in pochi giorni. Per quanto riguarda il resto, se dovessi avere ragione, bacchetto la casa editrice che l’ha pubblicato in America: la fretta è cattiva consigliera.

Punteggio:

Armando

2 Risposte a “Anne Rice – La Mummia”

    1. Vero cara Flavia, ottima la storia e i suoi personaggi. Naturalmente, come detto all’interno della recensione, sono le mie impressioni a parlare. Grazie mille per l’intervento :). Leggo il contenuto e la ricontatto. Buona giornata

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