Andrzej Sapkowski – Il guardiano degli innocenti. The Witcher 1

Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Strappato alla sua famiglia quand’era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l’occasione di eliminarlo una volta per tutte

Se vi aspettate un classico libro dove magie, mostri leggendari, battaglie epiche e principesse inermi si avvicendano, proponendo colpi di scena pirotecnici beh…vi sbagliate di grosso. In questo romanzo, più che altro una raccolta di episodi che narrano le vicende di Geralt di Rivia, il famoso Strigo noto ai più per la fortunata saga videoludica The Witcher, nulla di tutto questo, o comunque poco, troverete. Devo dire la verità, in un primo momento, non è stata poca la delusione, ritrovandomi tra le mani un libro fuori dal contesto che avevo immaginato. Non era assolutamente come me lo aspettavo. Piacevole, certo, ma molto distante, per non dire del tutto estraneo, a quella classica impostazione fantasy che avevo immaginato. È proprio questo il punto di forza di questo libro: Il guardiano degli innocenti non somiglia a nessun romanzo fantastico, è un qualcosa a sé. Con piccoli aneddoti; riferimenti a favole da noi tutti conosciute, stravolte con due battute e poche descrizioni; episodi che lasciano al lettore di tutte le età, tengo a precisare questo punto, un argomento su cui riflettere. C’è un mondo, un universo intero all’interno di queste pagine. Sapkowski è uno scrittore coraggioso, capace di discostarsi da tutto quello contestualmente accettato, gettandosi in pasto a quella critica che, molto spesso, è capace di distruggere un autore sul nascere. Il grande pubblico gli ha dato ragione, regalandogli tutto il successo che di certo merita. Un linguaggio semplice; condito da riferimenti di vita capaci di legarsi al quotidiano del lettore; piccole stonature per alcune traduzioni non proprio alla portata di tutti, su richiesta esplicita dell’autore che non ha voluto destabilizzare il suo lavoro una volta tradotto in altre lingue. Il guardiano degli innocenti merita di certo un posto all’interno delle nostre librerie, se non come fantasy così come siamo abituati a conoscere il termine, come innovazione del genere con un occhio alla quotidianità.

Punteggio:

Armando

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