Allenamento e Tempi

È questo il punto cruciale di ogni allenamento. Eppure, nessuno, o comunque pochi, sembrano curarsi dei tempi di recupero tra le serie e gli esercizi. È questo il principale errore in cui incappano soprattutto i neofiti, e certamente non solo loro. Presi come siamo dal dialogo e, purtroppo, dai social network, sembra sia una priorità assoluta rispondere prima ai messaggi, poi farsi un selfie e, visto che già ci siamo, cercare una frase a effetto che vada ad accompagnarla, naturalmente il tutto eseguito tra quello che dovrebbe essere il tempo di riposo tra una serie e l’altra. Era una premessa doverosa da fare. Come ho spesso scritto in altri articoli, non tutto quello che è accaduto nel corso del 2020 che da poco ci ha lasciato è stato un male. Se rapportiamo questo ultimo punto con gli allenamenti ci accorgiamo, chi più chi meno, di quanto sia vera questa affermazione. Nel corso di quel periodo cosiddetto di chiusura, siamo stati costretti a ricalibrare i nostri allenamenti, così come i tempi di recupero. È stato necessario in quanto mancando la parte fondamentale della sala attrezzi, i sovraccarichi, siamo stati costretti a fare di necessità virtù, sfruttando l’unica arma a nostra disposizione per dare intensità a un allenamento che altrimenti sarebbe stato fine a sé stesso: Il Tempo. Lo abbiamo utilizzato al meglio, strutturando magari circuiti dove il protagonista principale, oltre agli esercizi scelti, era proprio il tempo stesso. Quindi, alla luce di quanto visto in sala attrezzi, nel corso dei pochi mesi di riapertura fino all’ottobre scorso, non posso fare altro che domandare quanto segue:

Perché non continuare con quella buona abitudine maturata a casa in tempi di Corona virus?

I tempi di recupero sono fondamentali per poter condurre un allenamento degno di questo nome. Sembra quasi che, come per tutto il resto, quei buoni propositi di buon allenamento siano andati scemando una volta tornati, se non ancora alla normalità purtroppo ancora lontana, a quello step pre virus. È una considerazione che ho maturato osservando bene i comportamenti di quelle stesse persone tornate con buone intenzioni in sala attrezzi, pronte a far tesoro di quella che avrebbe dovuto essere una maturazione dettata da un periodo storico difficile ma, a quanto pare, fine a sé stessa. Magari questo articolo agli occhi di qualcuno può risultare superfluo, addirittura assurdo, ma chiediamoci:

Se il cambiamento non avviene nelle piccole cose, come si può sperare di cambiare in meglio la propria vita?

Armando

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