Allenamento e adolescenza – facciamo un po’ di chiarezza

Non molto tempo fa mi sono trovato a discutere della questione con più persone di diverse età. Alla luce dello sviluppo del discorso la campana predominante è stata pressoché questa:

L’attività in palestra non è consigliata ai ragazzi in età infantile e adolescenziale in quanto questa blocca la crescita naturale del corpo e compromette colonna vertebrale e articolazioni

In parte questa considerazione è vera ma ci sono da fare le dovute precisazioni. L’uso di carichi eccessivi prima dei 14 anni d’età non è una pratica consigliata, questo lo si può dire forte è chiaro. Al contrario, un buon allenamento studiato ad hoc, tra esercizi a corpo libero e leggeri carichi atti a far lavorare i gruppi muscolari interessati, non può far altro che accompagnare in positivo il giovane allievo durante il suo percorso di crescita. Il bodybuilding, in tal caso, essendo uno sport traumatico per muscoli e articolazioni, deve essere introdotto per gradi utilizzando, certo, molti dei movimenti che esso porta con sé ma con un adeguato carico permettendo anche ai ragazzi in crescita di poter usufruire i questa possibilità di allenamento. Sta all’istruttore strutturare, appunto, la migliore routine in base alle caratteristiche che il soggetto si porta dietro. Molto spesso ci si dimentica che tale attività porta con sé caratteristiche che vanno proseguite anche, e soprattutto, fuori della struttura sportiva, argomento fondamentale che molti tendono a ignorare. Iniziare un percorso di allenamento in palestra accompagna il giovane atleta alla sana alimentazione. “Senza una buona alimentazione l’allenamento non funziona!”. È questo il primo comandamento che va insegnato. Se non mangi bene scordati i risultati! I ragazzi in crescita, si sa, non vengono accompagnati né dalle famiglie né tanto meno dagli istituti scolastici per quanto riguarda la buona routine alimentare. L’attività in palestra stimola la loro attenzione verso il cibo sano, cosa che li porterà, nel breve termine, a richiedere a gran voce una visita da un medico nutrizionista proprio per colmare questa lacuna. Quindi, ricapitolando, se l’attività in palestra, in questo caso il bodybuilding, è strutturato in maniera adeguata, e praticata in maniera ragionevole dall’atleta, permette certamente una crescita positiva non solo della massa muscolare ma, e soprattutto, di quella ossea ancora in fase di sviluppo. Ultimo punto di cui nessuno tiene mai in considerazione: Il bodybuilding, inteso come costruzione fisica, è un prezioso alleato per quanto riguarda l’aumento dell’auto stima. La mancanza di essa, infatti, è la causa principale di quella che possiamo definire “depressione da confronto”. Il giovane in crescita, in un ambiente come la palestra, impara a prendersi cura di sé, della sua testa e del suo corpo, accrescendo proprio quella stima di sé che lo accompagna nel suo percorso di vita in maniera di certo positiva avendo un effetto stimolante principalmente sugli adolescenti.

Armando

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