Dopo una prima parte di ripresa, condita da volumi, tecniche e intensità, la seconda parte degli allenamenti estivi ha visto, come consono, una battuta d’arresto. Ciò non significa fermare l’attività in palestra fino al prossimo settembre. Lo dico e lo ripeto ogni anno:
L’allenamento non è una attività a tempo!
Rimodulare le sedute in base al gran caldo e alla spossatezza derivante da essa è un’ottima arma per poter proseguire senza doversi stressare più del dovuto. Nel mio caso via tecniche, alte intensità e volumi enormi. Spazio al mantenimento, con carichi ridotti, mantenuti intorno al 70% – 75%; ripetizioni eseguite con un controllo maggiore, in modo da poter stimolare al meglio il gruppo allenato; tempi di recupero accettabili, maggiori per il primo esercizio di ogni gruppo, dove i carichi sono più importanti, e minori per quelli di supporto. Novanta secondi per i primi e sessanta per i restanti sono stati un giusto compromesso. Ho preferito, anche in questa fase, continuare con la classica impostazione in mono frequenza, apportando modifiche anche al numero degli esercizi eseguiti per ogni gruppo. Dai classici quattro per quelli grandi sono sceso a tre, cosa che ha abbassato il tempo di allenamento intorno ai 40 – 45 minuti per sessione. Per i muscoli piccoli (bicipiti – tricipiti – deltoidi) ho preferito lasciare invariati i due esercizi svolti per ogni gruppo. A differenziarsi sono state, naturalmente, le gambe. Da sempre mio punto debole, ho preferito stringere i denti e proseguire con un allenamento completo e il più possibile vicino a quello invernale. I carichi, anche in questo caso, sono un po’ calati ma credo sia il giusto compromesso, necessario in questo periodo. Tra esercizi multi articolari (ho optato per gli squat e gli stacchi), di isolamento, e una particolare attenzione riservata all’allenamento dei polpacci, in questa seduta il tempo in sala è stato intorno all’ora – ora e quindici minuti circa. Il numero degli esercizi, aumentato un po rispetto a quanto scritto poco sopra, e le esecuzioni curate al meglio hanno completato questa sessione di allenamento. Tutto sommato posso dire che è andata bene. Meno stress mentale e allenamento in grado di mantenere il lavoro fatto in precedenza mi hanno permesso di vivere l’estate di allenamenti al meglio. Naturalmente l’alimentazione ha ricoperto un ruolo fondamentale, di questo vi parlerò la settimana prossima.
Armando