Alieni: gli umani sono tra noi! – L’alieno nella cultura di massa

All’interno di questo lungo percorso, ci siamo occupati della figura dell’alieno così come la scienza e una parte della archeologia la hanno analizzata, almeno fino a ora. Una terza strada, un nuovo bivio capace di descrivere e presentare il viaggiatore delle stelle, arriva dalle arti. L’immaginazione propria dell’essere umano non ha limiti, e questo lo si sa. Proprio da essa nascono alcune opere interessanti, che accomunano la libera interpretazione soggettiva al modo di approccio artistico proprio delle varie epoche. In questo caso la pittura, la scrittura, il teatro e il cinema sembrano essere accomunate dall’interesse verso quell’essere capace di affascinare, come abbiamo già ripetutamente affermato, l’uomo di ogni tempo. Opere di questo tipo sembrano aver creato quell’effetto domino, all’interno della nostra società, in grado d’interpretare e reinterpretare la storia, a oggi ipotetica, dell’extraterrestre. Tra interesse, paura, speranza e nient’altro che fantasia, nel corso del XX secolo sembra aprirsi una nuova strada atta a destabilizzare la società piuttosto che alimentare il mito dell’alieno, in modo da creare dibattiti, anche costruttivi, sulla tematica in questione. In questa sede non si era ancora fatto cenno a ciò ma, essendo ormai parte integrante dell’argomento, si ritiene necessario parlare di quest’ultima sfumatura. La cospirazione governativa, così definita da coloro i quali credono fermamente alla presenza reale e attiva dell’extraterrestre all’interno della nostra società, è arrivata a definire non solo le caratteristiche fisiche degli ospiti alieni ma persino il loro ruolo attivò all’interno della macchina amministrativa mondiale. Così tra Grigi, Rettiliani, Umanoidi o che dir si voglia, il nostro sistema Terra, a detta dei cospirazionisti, è da sempre legato e gestito da esseri diversi dagli umani. Questi ultimi, rappresentanti delle istituzioni, provenienti soprattutto da quei paese cosiddetti forti, tra tutti Stati Uniti e Russia, a loro modo di vedere sembrano essere al servizio di questi esseri superiori. A essere penalizzato, all’interno di un quadro di questo tipo, è il cittadino medio, se non messo completamente in disparte, visto, e trattato, come una sorta di schiavo, libero di muoversi ma impossibilitato nel dire la sua, a detta degli stessi esponenti di tale pensiero soggetto alla cattiva gestione planetaria, dettata da quegli stessi extraterrestri divenuti adesso una sorta di Dittatori intergalattici. Su quanto detto fino a ora tutto ciò avrebbe potuto anche far sorridere, magari guardando un buon film sul tema al cinema o leggendo un bel libro di fantascienza, invece tutto questo viene preso davvero per buono, per veritiero, da un numero sempre maggiore di persone sparse su tutto il globo. Ne scaturisce, nonostante l’assenza di quelle prove certe riguardanti la presenza di esseri extraterrestri, come rimarcato più volte all’interno di questo lavoro, un malessere espresso nei confronti di quei governanti certamente non estranei agli errori, come tutti gli esseri umani, ma del tutto estranei a situazioni di questo tipo. Questo malcontento sembra essere esploso con l’avvento dei social network, dove ognuno di noi ha la possibilità di dire la sua, e poco importa se le prove a sostegno di quella data teoria sono nulle. In situazioni simili sembra venire fuori la volontà di non avere un confronto sul tema, negando la possibilità di trasformare quel pensiero, condiviso o meno, in un dibattito costruttivo con una platea ampia come quella a disposizione in rete. Scontri, contrasti, arrivando fino alle risse vere e proprie, condiscono argomenti di questo tipo. Servirebbe una attenzione maggiore, un ritorno a quella cultura vera lasciata in un angolo a prendere polvere, quella condita da fatti concreti in modo da poter scongiurare situazioni spiacevoli come quelle appena elencate. Al contrario, le arti figurative hanno dato certamente una loro interpretazione sull’argomento ma si dovrebbe tenere bene a mente quelle condizioni proprie delle stesse: finzione, immaginazione e fantasia. Torniamo a vivere il mondo con più leggerezza. Discutiamo di tutto con tutti, anche di argomenti considerati al momento assurdi, facciamolo, però, in modo da poter creare il confronto. Lo scontro va a discapito di tutti noi. Le arti sono arti, ed è sotto questo aspetto che saranno proposte nel corso delle prossime settimane.

Armando

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