All’interno di questo articolo non si parlerà della storia, vera o presunta, dell’extraterrestre, bensì di tutte quelle figure ritenute aliene nella e dalla nostra società. Ho fatto cenno a tale situazione nel già citato saggio dal titolo Vampiro. Il leggendario non morto. All’interno di esso ho proposto come alieno, nello specifico denominato come vampiro, il cineasta e scrittore italiano Pier Paolo Pasolini. Quest’uomo di cultura con le sue idee, pensieri e visioni, si è distaccato completamente dal modus operandi degli anni 60’ e 70’ del XX secolo, trovando una morte violenta culmine di questa sua essenza aliena il due novembre 1975. Lo stesso discorso potrebbe anche calzare bene per il percorso fin qui affrontato. Chiediamoci:
Chi è davvero l’alieno?
È questa la domanda cruciale del discorso intavolato fino a questo momento. Con l’assenza di prove certe, condita da una miriade d’interpretazioni disseminate sul pianeta, portate avanti per gran parte del cammino dell’essere umano, l’uomo sembra essersi trasformato a sua volta in quello stesso alieno tanto ricercato. La smisurata fantasia, la volontà di credere, così come accade per la figura di dio, degli dei o dei santi, a un qualcosa di extraterrestre, sembrano fondersi con il lato oscuro capace di accomunare questo essere bipede pensante con i suoi antenati più remoti. Denigrare il prossimo è un costume molto comune, utilizzato anche troppo spesso dall’uomo; le difficoltà nell’accettare culture diverse, quindi aliene, sembrano essere alla base di quel sentimento capace, nel caso in esame, di creare nuovi attori pronti a prendere il posto, e i meriti, di coloro i quali sono, di diritto, nostri fratelli. Dal quadro appena tracciato, prende forma quell’alieno dai mille volti, ingegnoso, pratico, a tratti cattivo e insensibile, molto simile ai demoni e gli angeli tanto decantati dalle religioni, antiche e moderne, sparse su tutto il globo. La figura dell’alieno sembra essere la causa della nascita di tutti quei culti da molti seguiti ma mai, o quasi, messo in relazione con quelle che possiamo considerare religioni ufficiali. Però, al contrario, qualcuno che ha agglomerato religione e la figura dell’alieno c’è. Naturalmente, ciò è accaduto più volte in passato. Nel nostro presente un nome spicca più di qualunque altro, quello di Zacharia Sitchin. Ho già nominato più volte l’archeologo azero nel corso di questo lungo percorso non ancora terminato. Vedremo più avanti, dettagliatamente, i suoi studi e le sue ricerche in merito a quella figura dell’extraterrestre non ancora comparsa definitivamente all’interno della nostra società. Sta di fatto, almeno al momento, che nella storia dell’umanità la figura del viaggiatore delle stelle si perde in quella leggenda ben lontana da quei fatti concreti, fondamentali per poter mettere il punto esclamativo sulla vicenda. Ricapitolando: Chi è l’alieno? chi altro se non noi stessi, esseri dotati di un intelletto smisurato, capaci di grandi cose, penalizzati da quello che possiamo considerare una sorta di Errore di sistema atto a creare differenze, guerre, discriminazioni razziali, pronti a provare invidia per il prossimo, anche se antecedente al nostro mondo, per i progressi fatti. Eccolo qui l’alieno, l’essere umano in perenne contraddizione con se stesso, capace di trasformarsi in angelo o demone, amico o nemico, genio e sregolatezza, tutto il contrario di tutto. Se non è alieno tutto ciò, cos’altro lo è?
Armando