Alieni: gli umani sono tra noi! – C’è sempre un sud del mondo

È una affermazione che sembra non avere confini all’interno della lunga, e tormentata, storia dell’umanità. Il tema è ancora motivo di discussione, anche accese, nel nostro bel paese, dove a fronteggiarsi sono gli stessi cittadini italiani, causando un danno economico, d’immagine e non solo, alla penisola più colta e affascinante dell’intero pianeta. Come la questione risorgimentale, anche il continente africano e sudamericano sembrano aver subito quel trattamento denigratorio atto, in primo luogo, a fermare il progresso principe dell’evoluzione dell’essere umano: quello psicologico. Non bastava l’aver subito percosse fisiche, emotive, aver visto la propria casa diventare di proprietà di qualcun altro, di un invasore pronto a far sbarcare le proprie idee e modi di vivere in luoghi dove la cultura, sebbene diversa, si era sviluppata, creando quella stessa società messa sotto i piedi. Serviva, da parte di quell’uomo europeo, una risposta atta a conferire a quella popolazione la nomea di nullità, andando ad attribuire a qualcun altro i meriti per quelle immense, meravigliose, strutture, manufatti e studi riguardanti l’astrologia e l’ingegneria. Non serviva, a quanto pare, un nuovo uomo a cui attribuire questi meriti, sarebbe stato troppo per l’Ego di quel condottiero europeo, serviva qualcosa di più, qualcosa di più grande e forte, tanto da poter essere messo su un piedistallo, un po’ come una statua da poter dimenticare nel corso del tempo. Potrebbe essere questa ultima ipotesi il punto zero, il momento in cui nacque la figura del viaggiatore delle stelle, il resto lo ha fatto quella smisurata immaginazione propria della nostra razza, quell’essere umano identico geneticamente in qualsivoglia epoca o continente. Quello che rimane fa tutto parte dell’indole umana, indomabile e, nella maggior parte dei casi, oscura a tal punto da creare, e combattere, differenze laddove differenze non dovrebbero esistere. Tutto questo è il Sud del mondo, fatto d’incomprensioni, volontà di non interagire, dove gli uomini sembrano mossi da invidie del tutto ingiustificate. Dopotutto, ovunque lo si osservi, l’uomo ha sempre creato meraviglie, messe da sé stesso in secondo piano da qualcuno che la vita l’ha semplicemente impostata in tutt’altra direzione, dove l’alieno rimane solo un’ombra, seppur mai sbiadita, nella storia evolutiva di coloro i quali vennero etichettati come esseri umani di serie B.

Armando

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