Aldilà – il ruolo della religione

È questo, probabilmente, l’unico modo possibile per poter entrare, a oggi per quanto riguarda l’intendere il tema all’interno della nostra società, in contatto con l’aldilà. Appurato che la società, o comunque gran parte di essa, non accetta o addirittura preferisce negare questo argomento, un confronto sul tema lo si può aprire solo in sede religiosa. Come tutti sanno la maggior parte delle religioni sparse sul pianeta, tranne poche eccezioni, intavolano il discorso aldilà facendo un dialogo collettivo di questo tipo:

Il paradiso accomuna tutti. È un luogo dove ci ritroveremo tutti insieme

Come ho accennato in altri articoli sul tema religione, i culti inizialmente nascono per poter dare conforto a tutte quelle persone, quelle anime intimorite e spaventate da quel dopo vita di cui non si conosce nulla. Creare un qualcosa di collettivo, un luogo dove poter riabbracciare i propri cari una volta avvenuto il trapasso, è di certo il modo migliore per poter venire in soccorso di questi individui. Non sono rari i casi in cui persone che hanno subito traumi tali da finire in quella sorta di limbo (che è il coma) raccontando, al loro risveglio, esperienze extracorporee che li hanno portati dritti, dritti all’interno di quel paradiso tanto lodato. È interessante notare come le descrizioni cambino a seconda del culto e, di conseguenza, delle aspettative che si hanno di esse. Naturalmente in merito non possiamo dare una spiegazione certa ma, al contrario, possiamo certamente ipotizzare cosa può accadere in casi di racconti di questo tipo. Nel mio piccolo, ho provato ad analizzare bene i resoconti riportati da individui diversi e, soprattutto, lontani migliaia di chilometri l’uno dall’altro. Se da un lato questo luogo unico per tutti viene fuori con forza da una parte all’altra del globo, dall’altro non si possono non notare quelle differenze indotte, parere mio, dalla religione insediata (non so se è il termine giusto) in quel dato paese. Non scendo nei particolari dei racconti per non rendere questo articolo troppo lungo (potete tranquillamente trovare i riferimenti su libri dedicati al tema e sul web) limitandomi a lasciare un quesito su cui poter discutere insieme:

Le suggestioni che i racconti religiosi creano sono in grado di far materializzare quel dato paradiso all’interno dei nostri sogni in situazioni di maggior vulnerabilità?

Se così fosse il signor J. M. Barrie, padre e creatore del famoso Peter Pan, non sarebbe andato molto lontano nel parlare e mostrare la famosa Isola che non c’è lasciando a noi tutti quel messaggio, neanche poi tanto velato, sull’aldilà.

Armando

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