Alberto Angela – Gli occhi della Gioconda

Un capolavoro assoluto come la Gioconda non è solo un quadro da ammirare affascinati dagli occhi che sembrano vivi e dalla magia del sorriso. In realtà è un viaggio nella mente e nelle emozioni di Leonardo. È una porta che si spalanca su un luogo e su un’epoca indimenticabili: Firenze (ma anche Milano, Roma, Mantova, Urbino) e il Rinascimento. Già dall’Ottocento e fino a oggi, è stato detto e scritto moltissimo su Leonardo e su Monna Lisa, un artista e un ritratto su cui si ha sempre l’impressione di non sapere abbastanza. Per andare a conoscere entrambi e svelarne l’eterno fascino, Alberto Angela ha scelto una chiave completamente nuova: lascia che sia la Gioconda a “raccontarci” Leonardo, il genio che l’ha potuta pensare e realizzare. Partendo da ogni dettaglio del quadro e ricostruendo le circostanze in cui Leonardo lo dipinse, scopriamo così che il volto della Gioconda, levigatissimo dallo sfumato, non ha ciglia né sopracciglia (un dettaglio importante nella storia narrata in queste pagine). O che il suo vestito ha molto da dirci sulla moda del tempo, ma anche sulle abitudini e sull’economia della Firenze di inizio Cinquecento. O, ancora, che le sue mani non sarebbero state possibili senza approfonditi e sorprendenti studi di anatomia. O che il segreto del paesaggio va ricercato nel nuovo tipo di prospettiva “aerea”, ideato da Leonardo. La Gioconda può raccontarci queste e molte altre cose sul suo autore.

Il titolo di questo libro potrebbe risultare fuorviante. Lo dico in maniera non certo dispregiativa, la mia non è una critica, anzi. All’interno de Gli occhi della Gioconda non è narrata la sola storia di uno dei capolavori più preziosi e riconosciuti in tutto il mondo. Alberto Angela, con la sua solita maestria, che lo rende un narratore sublime, servendosi del prezioso appoggio di studiosi di prim’ordine, confeziona un lavoro che vede tutta la vita di Leonardo da Vinci prendere forma pagina dopo pagina. È una vera e propria indagine quella che viene messa su carta, nel tentativo di dare un nome a quel sorriso che ha affascinato, e continuerà a farlo in futuro, generazioni di esseri umani. Parlando di narrazione i se per sé, questa risulta fluida, chiara e precisa, nonostante si noti una certa freddezza che aleggia per tutto questo meraviglioso viaggio all’interno del Rinascimento italiano. Sebbene sembri una critica quella appena espressa così non è. L’autore ha semplicemente vestito i panni del detective tutto d’un pezzo, ruolo consono all’indagine che si vuole portare a termine. In questo bel libro che racchiude in sé storia, curiosità e un mistero lungo più di cinquecento anni, Alberto Angela altro non poteva fare che analizzare tutto il materiale in suo possesso senza farsi coinvolgere sentimentalmente dalla stessa indagine. Beh, in tutta sincerità, ci sono alcuni passaggi dove la Monna Lisa è riuscita ad ammaliare il nostro narratore. Lui, però, come un Ulisse provetto, ha evitato il richiamo della sirena, riuscendo a condurre in porto un viaggio che vede come protagonista non solo la bella donna rinascimentale ma la sua stessa carta d’identità. Leggetelo, tenetelo sempre a vostra disposizione, il viaggio all’interno dei segreti dell’arte rinascimentale è assicurato.

Punteggio:

Armando

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.