Albert Camus – Esortazione ai medici della peste

L’Esortazione ai medici della peste è un testo che prepara al romanzo di Albert Camus. … Camus, prendendo ispirazione dalle norme attuate durante i contagi passati, sprona i medici a non avere paura e ad adottare una linea di condotta volta a dominare il male.

Quello che mi sono trovato davanti non è un romanzo. Non è un racconto. È, in tutto e per tutto, un breve saggio capace di racchiudere in sé passato, presente e futuro di tutta l’umanità. Con queste poche righe, scritte nel 1941, Albert Camus tracciava le basi per un lavoro dato alle stampe solo sei anni dopo, intitolato La peste, lasciando questa traccia storica a noi uomini e donne del futuro. Mi sono imbattuto in questo breve scritto in maniera fortuita, distribuito dalla libreria Giunti a titolo gratuito con l’acquisto di un libro nel mese di giugno. Sono poche pagine, sedici per la precisione, ma capaci di raccontare quello che accadde in un passato poi non così lontano. Peste e corona virus sono accomunate, nel testo in questione, da quei piccoli accorgimenti che oggi come ieri fanno la differenza tra la vita e la morte. Camus parla di prevenzione, di attenzione, due termini, e lo sappiamo dalle cronache, che all’essere umano di tutto il mondo sembrano non piacere. L’autore francese, che ne fosse cosciente o meno, ha lasciato una traccia, un monito ancora buono in questo nuovo millennio. Sembra volerci indicare la via della prudenza, descrivendo i passi e le azioni svolte da quella classe medica sempre in prima linea quasi si trovasse nel pieno di una guerra contro un nemico invisibile. La si chiami come si vuole, i nemici come questi dovrebbero farci capire le nostre fragilità, cambiando, ed è questo il problema, i nostri modi di fare e le azioni da svolgere in situazioni come quella in esame.

Punteggio:

Armando

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.