Aggiornamento: allenamento total body x 3

Eccoci arrivati al mio aggiornamento riguardante l’allenamento che sto affrontato in questo periodo. Come per ogni altra cosa, il testare un allenamento mai fatto prima va necessariamente rivisto in corso d’opera. Per i primi due giorni di total body (per chi non sapesse di cosa parlo ecco il link dell’articolo: https://armandolazzarano.altervista.org/il-nuovo-schema-di-allenamento/) ho lasciato invariato lo split. A cambiare sono stati, naturalmente, gli esercizi. Per quanto riguarda il terzo giorno (rinominato total body military) devo ammettere che, dopo un primo impatto positivo, qualcosa non mi tornava. Come dire, non sentivo l’allenamento per come avrebbe dovuto essere. Quindi fogli in mano e via a rivedere il tutto. Dopo molti dubbi e tentennamenti, ho optato per dei cambiamenti non troppo drastici ma di certo in grado di conferire quello shock da allenamento idonei ai miei obiettivi. Agli esercizi a corpo libero, rivisti e portati a un livello di difficoltà superiore, ne ho inseriti alcuni da eseguire con i manubri (la risposta sulle braccia non mi piaceva più). A condire il tutto, sessioni di salti con le corde e tiri al sacco hanno fatto il resto. A variare completamente sono stati i tempi di esecuzione. In principio avevo optato per serie a riposo classico da body building, adesso invece ho preferito suddividere così:

5 riprese da 5’= circuito total body senza pause

3 riprese da 3’= colpi al sacco (movimento continuo)

3 riprese da 3’= salti con le corde

Recuperi tra i circuiti= tra il 1’ e il 1’ 30’’

Una vera e propria ammazzata ma…ne vale davvero la pena. Dopo le prime settimane, in piena sofferenza e con ossigeno praticamente a 0, ho iniziato ad adattarmi bene al nuovo stimolo che, almeno è quello che sembra, soddisfa le mie aspettative. Scrivo questo post informandovi delle prime sensazioni, non avendo iniziato da molto questo nuovo protocollo mi riservo, come sempre, di aggiornarvi sui nuovi sviluppi. Probabilmente questo ennesimo modus operandi, che si distacca dalle classiche sedute, non verrà capito dai più. È normale, è un allenamento ben lontano da quella sala attrezzi che tanto amiamo. Posso solo dirvi che, dopo tanti anni, ho imparato ad ascoltare le richieste che il corpo stesso mi fa. Ascoltare le sensazioni (per chi si allena da anni lo sa, chi è ancora neofita lo saprà con il passare del tempo) è un tassello fondamentale. Imparate a conoscervi e cerate di capire qual è l’allenamento più adatto.

Armando

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