Il vampiro e il fumetto: la figura di Blade

Gli anni  60’ e 70’ del XX secolo sono stati probabilmente quelli più prolifici per quanto riguarda la metamorfosi del vampiro. La settimana scorsa abbiamo visto come Anne Rice, nel 1976, è riuscita a riscrivere completamente i connotati a questa creatura. Facendo un salto indietro di qualche anno anche la famosa casa produttrice americana di fumetti, la Marvel, ha pensato bene d’introdurre all’interno del suo Roster un nuovo personaggio. Naturalmente mi riferisco all’ormai famoso Blade. Blade prende vita non solo dalle radici del suo antenato Dracula, di cui è l’alter ego per eccellenza negli anni settanta, ma sembra inserirsi perfettamente nel contesto storico e sociale in cui è stato creato. La scelta di un vampiro afroamericano sembra rispecchiare le lotte politiche portate avanti da Martin Luther King fino a tre anni prima della pubblicazione di Tomb of Dracula, quel 1968 anno in cui King venne assassinato. Questa volta ci troviamo di fronte a un vampiro portatore di un messaggio atto a debellare quella dottrina che sostiene la superiorità di una razza sull’altra. È un periodo questo in cui la discriminazione razziale è ancora molto forte. La Marvel, evidentemente conscia dell’influenza che i fumetti hanno sui ragazzi, cerca di dare il suo contributo alla causa conferendo la nomea di supereroe non solo a un vampiro ma a un vampiro afroamericano. Quello che Blade incarna è il ruolo del “mezzosangue” non completamente vampiro ma allo stesso tempo non umano che combatte contro la stessa specie che per metà possiamo considerare suoi parenti. Una differenza sostanziale tra il fumetto e il successivo adattamento cinematografico arrivato sugli schermi alla fine degli anni 90’ vede un Blade quasi a due facce. Non si riscontra nel fumetto la caratteristica sete di sangue che rappresenta il vampiro per eccellenza. Nelle pellicole cinematografiche la medesima caratteristica riappare costringendo il supereroe a fare i conti non solo con i nemici ma anche con se stesso. Anche riguardo alla longevità Blade possiede caratteristiche differenti: egli infatti non è condannato alla vita eterna ma invecchia, il processo però è rallentato dalla presenza degli enzimi vampireschi. Novità assoluta questo personaggio creato dalla Marvel, vampiro per metà ma con una longevità da essere umano che combatte contro la sua stessa specie, portatore di un messaggio riguardante i diritti civili.

Armando

 

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