Sport e violenza

Un binomio questo che, purtroppo, continua a riempire i notiziari di tutto il mondo. Sport e violenza sembrano andare di pari passo troppo spesso. Sembra quasi che gli appassionati sportivi, o almeno una parte di loro, non aspettino altro che attaccar brighe durante una partita di qualsivoglia attività. Credo non sia una novità vedere questa sfociare in rissa durante partite in cui sono gli sport di squadra sono i protagonisti. Come si possa arrivare alla violenza, in un momento ricreativo come questo, io ancora non riesco a comprenderlo. Insomma, gridar a favore o contro la propria squadra, e non, se perde o non gioca come dovrebbe è giusto da parte di un tifoso, tutto sommato è anche questo lo scopo del tifo. Per quanto riguarda il resto perché si arriva alla violenza? Probabilmente, è un ipotesi questa, il tifoso vede nella violenza in questo contesto una valvola di sfogo atta a far smaltire, anche se per poco, le frustrazioni di una vita dura e tormentata. Che senso ha, se la mia ipotesi è giusta, assistere a uno spettacolo se, fatti alla mano, lo spettacolo stesso non interessa minimamente? Perché è così che va a questo punto. Non si va più allo stadio o all’interno di un palazzetto per assistere a un incontro tra due squadre. Si va a cercare la vittima di turno, o più di una magari, per scaricare la tensione accumulata in un’intera settimana. Branchi di “tifosi”, i più famosi in questo contesto probabilmente sono gli hooligans inglesi, pronti a scontrarsi su un campo di battaglia immaginario. E pazienza se ci scappa il morto, fa tutto parte dello “spettacolo”. Perché in molti casi è così che va. Quello che avrebbe dovuto essere un salotto sportivo, atto a far divertire anche famiglie con bambini, viene trasformato in trincea da imbecilli, perché altro non sono questi i super tifosi pronti a tutto. Tutto ciò ha causato un calo per quanto riguarda le entrate allo stadio. Le stesse famiglie, e non solo, prendono provvedimenti visti i fatti di cronaca. Ci si abbona a una TV a pagamento e si guarda comodamente da casa la partita, evitando così caos, pericoli e quant’altro…uhm…interessante le TV a pagamento. Sembrano siano loro a guadagnare da tutto questo in fin dei conti. Una violenza atta ad allontanare il tifoso/spettatore dagli stadi e palazzetti permettendo al contempo di vivere lo sport che più piace dal divano di casa. Inizia a venirmi un dubbio…a voi no? Ve ne parlo la settimana prossima.

Armando

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