Serie TV: The Strain

Un aereo atterra al John F. Kennedy International Airport di New York con le luci spente e le porte sigillate. L’epidemiologo Ephraim Goodweather e la sua squadra vengono chiamati a investigare. A bordo dell’aereo trovano centinaia di morti e solo quattro sopravvissuti. La situazione peggiora quando i corpi cominciano a scomparire dagli obitori. Goodweather e un piccolo gruppo di volontari si ritrovano a combattere per proteggere non solo i propri cari, ma la città intera da un antico male che minaccia l’umanità

Trattare questo tema al giorno d’oggi, e io ne so qualcosa, non è cosa facile. Guillermo del Toro e Chuck Hogan hanno messo su, prima su carta e poi sul piccolo schermo, quella che probabilmente è la saga sul vampiro contemporaneo più interessante. Narrare il tutto considerando malattia quello stesso succhia sangue protagonista degli incubi notturni di generazioni di appassionati avrà probabilmente fatto storcere il naso ai fedelissimi del genere. Certo è che una narrazione in chiave moderna deve apportare novità alla creatura. Ho già parlato di come il non conosce un argomento e scrivere su esso abbiamo causato disastri in passato. Toro e Hogan sanno il fatto loro dal mio punto di vista. I caratteri dei personaggi, uomini o mostri che siano, inquadrano bene una serie horror che ha tutto quello che serve per vantarsi di tale nomea. Il coinvolgimento dello spettatore è totale, ed è questa la grande forza di The Strain. Avvicinare il più possibile una situazione assurda, come quella proposta nella serie, al quotidiano dello spettatore medio non è mai cosa facile. Si viene a creare una sorta d’intimità non solo con le storie degli esseri umani presenti ma anche con la controparte mostruosa. Per molti versi probabilmente ci sentiamo vicino al mostro una volta fatta la sua conoscenza. Il non conoscerlo fa pendere l’ago della bilancia dal lato sbagliato probabilmente, ed è questo uno dei messaggi proposti dalla serie. La parola mostro prende una piega ben diversa man mano che le stagioni della serie procedono. 4 sono quelle proposte dal 2015 a oggi. In questo 2018 è stata sancita la fine di un percorso che dovrebbe, come sempre, far riflettere lo spettatore. “Aspetto e temo il mostro o il mostro sono io?”

Punteggio:

Armando

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