Serie TV: Bates Motel

Dopo la morte del marito, Norma Bates compra un motel con casa annessa situato nella cittadina di White Pine Bay, in Oregon, e vi si trasferisce insieme al figlio Norman. La stessa notte in cui i due giungono in città, un uomo si introduce nella loro nuova casa e cerca di stuprare Norma; il figlio arriva in tempo e lo stordisce, mentre la donna, traumatizzata da ciò che stava per accadere, lo accoltella a morte. I due, dopo essersi resi conto di ciò che hanno fatto, gettano il cadavere nel mare, ma ben presto, lo sceriffo e il vice sceriffo della città notano la mancanza dell’uomo ed iniziano ad indagare. Madre e figlio cercano quindi di escogitare piani per sfuggire alle accuse di omicidio ed il loro rapporto personale si scoprirà essere molto particolare, dando inizio ad una serie di vicessitudini; Norman, legato morbosamente a Norma, inizierà infatti a soffrire di alcuni blackout temporanei, allucinazioni e disturbi della personalità durante i quali i suoi comportamenti si dimostreranno pericolosi per se stesso e per gli altri

Ricordate il famoso film di Hitchcock “Psycho”? Ricordate come lo psicopatico Norman Bates uccideva a sangue freddo gli ospiti del suo motel e di come personificasse l’amata mamma in un dialogo assurdo a due condotto da lui e soltanto da lui? Bene! Questa serie televisiva americana propone allo spettatore l’alba dell’assassino. Bates Motel mostra l’evoluzione del giovane Norman, ragazzo mite e riservato, in apparenza un adolescente come tanti. Le cinque stagioni, andate in onda dal 2013 al 2017, affrontano un tema molto delicato, una sorta di pazzia che scaturisce all’improvviso mossa, a detta della serie, da eventi esterni capaci di condizionare la psiche umana. Come detto più volte dall’ideatore della serie stessa, Carlton Cuse, non è un omaggio a Psycho ma bensì ispirato a esso. Una gran bella trovata non c’è che dire. La serie fa riflettere e non poco per quanto riguarda i disturbi mentali che sembrano, in apparenza, arrivare all’improvviso colpendo individui a caso. Bates Motel sembra quasi voler ribaltare questa teoria: la psiche umana è condizionata da eventi esterni traumatici capaci di alterare i sensi di un individuo. Infatti, questa considerazione rispecchia appieno il cammino del “povero” Norman costretto a vivere un’infanzia difficile macchiata da un episodio di cui non ricorda nulla. Da quel momento in poi la sua vita è una continua salita tra problemi adolescenziali, familiari e di fattori esterni che trascinano pian piano verso il baratro quel ragazzo così mite e silenzioso divenuto oggi un emblema del grande e del piccolo schermo per quanto riguarda l’asse Thriller – Horror.

Punteggio:

Armando

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