Extraterrestri, visitatori, marziani, in una parola alieni. Il cinema di fantascienza si è nutrito voracemente di questi nemici venuti da lontano, cominciando a combatterli negli anni 50’, quando erano la spia di ben altre fobie, e continuando a fronteggiarli fino ai giorni nostri. Il cinema degli alieni traccia un lungo percorso che elegge la figura dell’extraterrestre come icona privilegiata di un immaginario e di una cultura, attraversando gli ultimi trent’anni del cinema americano senza dimenticare le origini del fanta-horror
È un lavoro questo di Roy Menarini che ci riporta indietro nel tempo. Il lavoro dello scrittore lo si può tranquillamente considerare un libro di storia dedicato a quella figura dell’alieno così come veniva visto nei decenni passati. Il nemico arrivato da un altro pianeta, un l’altra galassia, con caratteristiche animalesche o mostruose che tanto il cinema ci ha proposto sin dalla seconda metà del XX secolo. È una visione oggettiva quella del Menarini, infatti l’autore non si sbilancia mai in ipotesi o decontestualizzazioni del personaggio in esame, insomma non ci propone una alternativa personale a quella visione che il cinema ha dato al suo pubblico sul conto dell’extra terreste. Niente di male tutto questo, ci mancherebbe altro, ma il testo così come affrontato dall’autore italiano altro non rientra che in una fredda esposizione storico – cinematografica di quanto il cinema ci ha proposto negli anni. Testo ottimo per farsi una cultura sul tema, su come il cinema ha affrontato la questione UFO ed extraterrestre producendo lungometraggi che certamente hanno fatto pensare, e forse perdere il sonno, a molti di coloro che temono la venuta di questi esseri. Potrebbe essere interessante inserire alcuni passaggi di questo libro all’interno dei programmi scolastici. L’alieno, così come presentato dal Menarini, potrebbe aprire a nuove visioni per quanto riguarda l’apprendimento dell’alunno, portando l’istruzione su un nuovo livello che permette, se affrontato con criterio, al giovane in crescita di porsi delle domande su un tema forse non fondamentale ma di certo affascinante e, sotto molti aspetti, educativo.
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Armando