Monofrequenza “VS” Multifrequenza

È forse l’argomento più dibattuto degli ultimi anni. “Ma è meglio allenarsi in monofrenquenza o in multifrequenza?”. A mio avviso tra le due tipologie non esiste una migliore dell’altra. Entrambe hanno punti a favore e lacune. Bisognerebbe, piuttosto che far scontrare queste due tipologie di allenamento valide, sfruttarle entrambe durante l’anno. Potrebbe essere proprio questa la soluzione ai problemi che un allenamento ripetuto costantemente nel tempo può creare. I problemi, come già accennato negli articoli precedenti, potrebbero riguardare quella fase di stallo, cioè il non progresso da parte del muscolo in un dato periodo di allenamento, riscontrato non solo dagli atleti più avanzati. Questa alternanza multi – mono potrebbe essere perfetta anche per i neofiti, coloro a cui sembra mancare quella voglia di allenarsi, voglia che cala drasticamente sul più bello. Senza dimenticare le infiammazioni che puntualmente si presentano a rallentare i progressi del periodo. Con una buona pianificazione annuale si possono, a mio avviso, evitare questi problemi che sembrano accomunarci tutti. Questa mia ipotesi è diventata certezza proprio nel corso di quest’anno di allenamento iniziato nel settembre 2016. Prima di proporre un pensiero sono solito provare sulla mia pelle se effettivamente la teoria rispecchia la pratica o meno. L’alternanza mono – multi ha dato i suoi frutti e come. Il cambio drastico d’allenamento infatti ha permesso al corpo di subire uno shock più che positivo. Ne ha giovato anche l’aspetto psicologico naturalmente. Mi ritrovo tutt’ora carico nel proseguire gli allenamenti con la massima concentrazione, cosa che negli anni passati usando solo una delle tipologie (mi allenavo soltanto in mono) non succedeva. Mi ritrovavo nel periodo aprile – maggio scarico completamente, quasi svuotato dallo stress che la ripetizione di una tipologia (nonostante i cambi di tecniche) mi creava. Questa alternanza ha giovato inoltre sia a livello muscolare che a livello articolare. Infatti lo stacco dai carichi elevati, a cui si è costretti nel monofrequenza, ha giovato al fisico evitandomi infiammazioni. In definitiva, vista l’esperienza di quest’anno, non posso che confermare che una attenta pianificazione e l’utilizzo delle 2 tipologie non possono far altro che migliorare le nostre performance in palestra.

Armando

 

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