L’alba del vampiro

Prima di ogni altra cosa è importante partire da una definizione possibile del vampiro in modo tale da discuterla e comprendere la sua evoluzione nel corso della storia e dei secoli. Solitamente i dizionari lo identificano così:

personaggio terrificante di tenebrose credenze popolari, diffuse in vaste aree del mondo moderno, secondo cui il morto richiamato in vita dal suo stesso spirito o da riti magici, va in giro di notte a succhiare il sangue dei vivi

La creatura che emerge da questa definizione altro non è che un mostro assassino senza coscienza che si ciba delle sue vittime. Tale descrizione rispecchia fedelmente la figura di quel vampiro protagonista di leggende provenienti soprattutto dall’est Europa. Folklore popolare quindi protagonista dell’ascesa del vampiro. La letteratura, naturalmente, non poteva non prenderne spunto e iniziare quella metamorfosi che vide il vampiro cambiare più volte faccia e ruolo. Il primo, in ordine di tempo, è l’ormai famoso racconto intitolato “Il vampiro” di John Polidori. La stessa stesura di questo racconto porta con se una storia particolare. Infatti le caratteristiche venute fuori dalla penna dello scrittore inglese sembra non abbiano avuto niente di pianificato. Il 16 giugno 1816 iniziò quella che venne consegnata alla storia come “la Notte di Villa Diodati”. Scrittori del calibro di Lord Byron, considerato in un primo momento il padre del racconto in esame, Mary Shelley, creatrice del leggendario Frankenstein, e lo stesso Polidori si ritrovano ad affrontare una scommessa letteraria. Da questo evento fortuito nacque proprio l’aristocratico vampiro rispondente al nome di Lord Ruthven Conte di Marsden. Vampiro che iniziò a prendere di mira il “sangue” aristocratico terrorizzando i lettori dei primi dell’800’. Racconto questo che ha visto la prima stampa nel lontano 1819 e che ha ridisegnato il mostro protagonista delle leggende fornendo allo stesso la forma di quel vampiro aristocratico tanto famoso al giorno d’oggi. È errato quindi considerare Bram Stoker e il suo capolavoro “Dracula” come l’alba del nuovo vampiro. Ciò non toglie allo stesso Stoker l’aver consegnato in tempi utili a quel cinema ancora in fasce un romanzo che diventerà a tutti gli effetti un classico, probabilmente l’ultimo, della letteratura gotica. Affronteremo nel dettaglio il romanzo in esame nella prossima puntata dedicata a Dracula.

Armando

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