Come Martin Castrogiovanni anche Alessio Sakara è approdato sul piccolo schermo italiano per vie trasverse. Alessio è uno di quegli atleti che sin da bambini hanno dedicato, e continuano a farlo tutt’ora, la vita allo sport approdando solo in un secondo momento alle arti marziali. Non è stato facile per il nostro porta bandiera a livello internazionale di MMA arrivare alla fama e a quella gloria che tutti i professionisti tanto 
agognano. Sacrificio, sudore, lacrime e sangue hanno accompagnato il suo cammino sin da quando, giovanissimo, è stato costretto ad abbandonare l’Italia per spostarsi in una nazione che gli avrebbe permesso di affinare le sue tecniche diventando un professionista delle arti marziali miste. Poco più che adolescente si trasferisce in sud America per inseguire il suo sogno. A quell’età lasciare famiglia e affetti non è cosa facile ma Alessio sa quello che vuole nella vita. È pronto a inseguire il suo sogno. Tutti dovremo prendere spunto da questo atto di coraggio che, con grossi sacrifici, lo hanno portato a essere l’unico italiano a competere nella famosa Ultimate Fighting Championship (UFC), la più importante federazione americana di arti marziali miste. Combatte, vince, le prende e si infortuna spesso. Alessio non molla mai di fronte alle avversità. Dopotutto è abituato a scalare le montagne. È un ennesimo esempio di come, a volte, la testardaggine porta a risultati sorprendenti. Certo ed è evidente che 
Sakara è un artista marziale di alto livello ma facciamoci una domanda: chi lo avrebbe preso sul serio se non fosse stato lui a crederci per primo? La sua storia dimostra come il salto di qualità è possibile partendo dalle nostre azioni e dalla nostra voglia di dimostrare davvero le nostre doti. Sacrifici, tante rinunce e privazioni solo in un secondo momento verranno apprezzate anche da altri. Il lavoro paga sempre se fatto bene, con passione e amore.
Armando